Versilia

VersiliaTramonto a Forte dei Marmi. Diritto d'autore: lucagal / 123RF Archivio Fotografico

Presentazione


Una splendida catena di spiagge larghe e sabbiose che si distende dalla Foce del Serchio, alle porte di Pisa, fino al Fosso del Cinquale, linea di confine tra Lucca e Massa Carrara. Alla Versilia va la palma della scoperta del turismo balneare, con l'apertura del primo bagno d'Italia, a Viareggio nel 1827.
Sole, bagni e relax sono quindi le maggiori attrattive della Versilia che fin dall'Ottocento richiama artisti e poeti, intellettuali e facoltosi signori, gli uni ispirati dal superbo paesaggio e dai colori indimenticabili, gli altri sedotti dalla vivace vita notturna e mondana, ricca di appuntamenti culturali ed occasioni di intrattenimento.
La Versilia conserva ancora intatta quest'atmosfera tipicamente vacanziera, offrendo al visitatore infinite occasioni per bagni di sole e di mare, locali notturni e caffè lungomare, calendari ricchi di spettacoli ed eventi culturali, occasioni per cimentarsi con tutti gli sport marini.
E per chi desidera una vacanza un po' fuori dalla consuetudine, a due passi c'è l'austera bellezza delle Apuane, uno scenario naturale incontaminato, da esplorare a piedi attraverso la fitta rete di itinerari, in bici o a cavallo.
Tra il litorale sabbioso e le vette delle Apuane, le verdi pinete granducali, le colline su cui sorgono Camaiore e Pietrasanta, fino alla scoperta dei borghi che conservano intatto il fascino medievale, arroccati sulle pendici dei monti sovrastanti. Infine, le oasi naturalistiche del Lago di Massaciuccoli e gli splendidi boschi di Migliarino e San Rossore garantiscono una parentesi di relax a contatto con la natura anche a chi non intende affrontare gli itinerari impegnativi fin sulla cima delle Apuane.
La Versilia dunque non esaurisce la sua offerta nei mesi dell'alta stagione estiva, quando le attività principali sono gli sport legati al mare e il dolce far niente sotto l'ombrellone. La primavera e l'autunno sono infatti i periodi migliori per godersi il silenzio e la quiete dei centri storici dell'interno o per ammirare lo spettacolo straordinario delle innumerevoli specie di uccelli che sostano al Lago di Massaciuccoli e nelle altre aree protette della regione. A portata di mano anche alcune tra le maggiori città d'arte toscane, come Lucca, Pisa, Massa e Carrara che si possono visitare anche con un'escursione di una giornata come alternativa alle spiagge del litorale.

Storia


Tra il litorale sabbioso della Versilia e le Alpi Apuane si trovano le colline di Pietrasanta e Camaiore che si distinguono nel panorama archeologico toscano per aver restituito manufatti risalenti al Paleolitico, a testimonianza dell'antichissima presenza umana nella regione. Gli Etruschi colonizzarono successivamente le zone intorno al Lago di Massaciuccoli e Massarosa, mentre nelle zone più interne si insediò la bellicosa civiltà dei Liguri Apuani.
Almeno fino alla conquista romana, Luni fu il principale centro abitato del litorale, noto in particolare per la bravura dei suoi aruspici e indovini, e di grande importanza strategica poiché proprio qui venivano imbarcati i blocchi di marmo provenienti dalle cave sulle Apuane e destinati a Roma, dove architetti e artisti li trasformavano nei capolavori dell'arte classica.
Nel 270 a.C. i romani conquistarono la Versilia, che rimase colonia dell'Impero fino all'arrivo dei Longobardi attorno al 640. Allora i principali centri abitati vennero abbandonati, così come i campi e i canali che garantivano protezione dalle acque costiere: la zona immediatamente alle spalle del litorale cadde vittima di violente epidemie di malaria, mentre le cittadine dell'interno, come Fosdinovo, Pietrasanta e Camaiore, acquisirono importanza come stazioni di sosta per i pellegrini che da Roma si dirigevano in Francia percorrendo la via Francigena.
A partire dal Mille la costa versiliese fu aspramente contesa tra Firenze, Pisa, Lucca e Genova: le battaglie furiose proseguirono almeno fino al Quattrocento, quando il clima politico generale, fattosi progressivamente più tranquillo, garantì anche al litorale una certa ripresa. Attorno alla metà del Cinquecento, Lucca rafforzò la sua influenza sulla costa, costruendo anche il porto di Viareggio. Nel Settecento presero avvio le indispensabili opere di bonifica nelle zone rurali alle spalle del litorale e si impiantarono le pinete granducali che ancora oggi offrono ristoro dalla canicola, ponendo così le premesse indispensabili per la nascita del turismo balneare che si verificò ai primi dell'Ottocento. Il turismo di massa legato al mare nacque proprio in Versilia, madre dunque del moderno concetto di vacanza: al posto dei campi coltivati e delle modeste abitazioni dei contadini, nacquero alberghi e ville, negozi e porti turistici, caffè e ristoranti che conferirono alla Versilia la personalità inconfondibile che ancora oggi conserva.

Versilia protetta


Nel tratto di costa compreso tra Viareggio e Livorno, si estende il Parco Regionale di Massaciuccoli, Migliarino e San Rossore, istituito negli anni Ottanta per tutelare lo straordinario sistema di aree umide, spiagge e pinete compreso tra Pisa, il Tirreno e i primi contrafforti delle Apuane. Una superficie protetta di 23.000 ettari, raro esempio di area costiera non edificata, che offre una straordinaria varietà di ambienti naturali e dunque di attività ecoturistiche e sportive.

Il Lago di Massaciuccoli


Si trova al centro di un'area paludosa, oggi in buona parte bonificata, dove l'acqua domina il paesaggio: stagni, paludi, canali, la flora rigogliosa con le liane che si intrecciano sopra la testa, piante carnivore nelle torbiere e centinaia di uccelli. In questo lembo di terra incontaminata, i birdwatcher potranno sbizzarrirsi tra anatre e aironi, rapaci e rari limicoli, come il Cavaliere d'Italia.
Il Lago di Massaciuccoli ospita 260 specie diverse di uccelli ed è regolarmente frequentato da naturalisti appassionati, che prediligono il periodo compreso tra l'autunno e la primavera. Per visitarlo si può optare per il giro in barca da Torre del Lago, che dura circa un'ora, oppure navigare per oltre tre ore guidati dalla Lipu per osservare davvero la straordinaria avifauna locale.
A poca distanza dal lago si intravedono la spiaggia e il mare, un paesaggio di straordinario fascino perché incontaminato, al riparo da cemento e turismo selvaggio grazie a lungimiranti scelte di tutela ambientale.

La tenuta di San Rossore


In posizione centrale, caratterizzata da habitat diversificati e paesaggi incantevoli, la Tenuta di San Rossore è il cuore del Parco. I Viali della Tenuta Presidenziale sono visitabili solo in parte, ma offrono ugualmente la possibilità di passeggiare nel verde e di avvistare cinghiali e daini.
Questo splendido bosco di oltre 5000 ettari fu di proprietà della famiglia Medici, che ne fece una riserva di caccia, poi passò ai Lorena che avviarono poderose operazioni di bonifica, fino all'Unità d'Italia: il re Vittorio Emanuele II fece chiudere la spiaggia, riservandola alle vacanze estive della famiglia Savoia. Dopo la seconda guerra mondiale il patrimonio passò allo stato e dal '79, anno di istituzione del Parco, parte della Tenuta è visitabile. Nelle pinete si scorgono splendide costruzioni e spostarsi per i viali in bicicletta è un' esperienza assai piacevole.
Nella zona della Tenuta detta "le lame", si verificano periodici allagamenti che la rendono meta ideale per anatre, trampolieri, gabbiani, cormorani e aironi.

Il Bosco della Versiliana


Merita sicuramente una citazione anche il Bosco della Versiliana, una sorta di parco cittadino nel cuore di Pietrasanta, tutelato dal comune a partire dal 1980: un grande polmone verde a pochi metri dal mare che conserva buona parte dell'antica selva assieme ai pini, impiantati ai tempi delle bonifiche nel Settecento. Si passa da zone aride a radure verdeggianti, fino a specchi d'acqua dove si appostano i birdwatcher. All'interno del parco, dove amavano passeggiare D'annunzio e la Duse, si conservano ancora il ponte e la villa fatti costruire nel Settecento da Leopoldo I di Toscana.
Il modo migliore per visitare il parco ed ottenere il massimo da questa esperienza a contatto con la natura, è rivolgersi all'Ente Regionale Parco che organizza escursioni guidate con guide professioniste. Gli itinerari non presentano particolari difficoltà tecniche e possono essere affrontati da tutti. Esiste infine la possibilità dei visitare il Parco a cavallo o in carrozza, percorrendo le apposite "ippovie".
Presso la Villa Medicea della Tenuta di Coltano è stato recentemente inaugurato il nuovo Centro di educazione ambientale che svolge attività di ricerca, documentazione, informazione e didattica.

Gastronomia e prodotti tipici


I prodotti tipici della Versilia sono prevalentemente derivanti dall'agricoltura che, a parte il marmo, ha sempre costituito la principale attività della regione: olio d'oliva, miele, frutta e verdura biologiche, piante aromatiche ed officinali coltivate per lo più in piccole aziende a conduzione familiare.
Le attività produttive si concentrano specialmente a Massarosa e dintorni, dove si contano oltre 200 produttori di olio extravergine d'oliva di pregevole qualità e circa 20 varietà di piante officinali coltivate: qui, al limitare delle aree lacustri del Parco di Migliarino - San Rossore - Massaciuccoli, esiste l'unica azienda italiana che coltiva il leggendario fior di loto. Molte aziende che rientrano nei confini del Parco producono frutta e verdura biologiche, commercializzate con il marchio del Parco. Sono numerosi anche gli apicoltori, facilitati nel loro lavoro dal clima particolarmente dolce, che restituisce miele di acacia, erica, tiglio, castagno, a seconda dell'altitudine e della vegetazione della zona di raccolta.
Mare e montagna si sono mescolati anche nei piatti tipici della Versilia, che conservano l'orma dei tanti personaggi e popoli che da questa terra sono passati. Prima dell'arrivo del turismo di massa la Versilia ha conosciuto lunghi periodi di povertà, come testimonia la sua cucina semplice e basata su ingredienti 'poveri'. Onnipresente l'ottimo olio extravergine d'oliva prodotto sui colli alle spalle del litorale, che si sposa sia con piatti a base di pesce che di carne. In montagna molte specialità sono a base di castagne, il frutto reperibile con più facilità da queste parti, mentre sulla costa sono stati i pescatori a dar lezioni agli chef: il cacciucco alla viareggina, le cèe, piccolissime e gustose anguille, i muscoli alla marinara sono l'eredità più gustosa dei vecchi lupi di mare.
Da non perdere assolutamente il farro con il pesce, una specialità che davvero mescola i prodotti tipici della montagna con quelli del mare: gamberi e calamaretti con farro, insaporiti con olio d'oliva e pomodoro ed infine gratinati al forno, assolutamente squisiti. Anche la schiacciata del cavatore merita che le dedichiate almeno una merenda: si tratta di una versione più gustosa e nutriente della normale schiacciata che in origine costituiva il pasto abituale del cavatori di marmo, al lavoro sulle Apuane. All'impasto base della schiacciata si mescolano gherigli di noce tritati e "ciccioli" di maiale, si passa in forno non senza aver completato l'opera con sale, olio d'oliva e un po' di rosmarino.

Mare


Oltre 50 chilometri disseminati di stabilimenti balneari, migliaia tra villette alberghi e pensioni, offerte illimitate di intrattenimento e svago, ricchi cartelloni di eventi culturali ed un ventaglio invidiabile di proposte sportive. La Versilia insomma è in grado di soddisfare ogni esigenza del turista in ciabatte e costume, con un'offerta pressoché inesauribile di proposte per la classica vacanza al mare.
Ombrelloni e sdraio per i pigroni incalliti, ma anche campi da tennis, maneggi, piscine e percorsi jogging per i più sportivi, discoteche e locali notturni con in testa l'ormai celeberrima "Bussola" di Marina di Pietrasanta, locale culto della musica leggera divenuto una leggenda negli anni Sessanta.
Per i più tradizionalisti c'è la "mecca" pucciniana di Torre del Lago che ogni anno con l'omonimo Festival soddisfa anche i più esigenti cultori della musica classica, ospitando artisti di fama internazionale in uno scenario unico per suggestione.
Oltre a tutto questo la Versilia si distingue anche nel panorama della nautica per ospitare alcuni dei migliori cantieri del Mediterraneo, primo fra tutti quello di Viareggio: sul litorale approdano ogni anno migliaia di appassionati, dai surfisti ai proprietari di yacht da sogno, richiamati anche dalla vasta gamma di appuntamenti con regate a vela o a motore.

Luoghi da visitare


Torre del Lago


Torre del Lago Puccini è una tranquilla e piacevole località balneare, intitolata al suo cittadino più illustre, il maestro Giacomo Puccini che proprio qui, fra il Tirreno e le sponde del Lago di Massaciuccoli, compose alcune fra le sue opere più celebri. Affacciata sul lago, Villa Puccini ospita oggi un piccolo museo dove gli appassionati della vicenda pucciniana potranno trovare gli spartiti, il pianoforte, l'arredamento e i fucili per caccia alle anatre appartenuti al maestro che nella solitudine silenziosa di queste stanze creò alcuni dei suoi più celebri capolavori, come Madama Butterfly e Manon Lescaut.
Qui, in una piccola cappella, si trova anche la tomba di Puccini, morto nel 1924.

Itinerario Pucciniano


Gli appassionati di musica colta potranno trovare piacevole un itinerario tutto dedicato a ripercorrere le tracce del maestro, gradevole alternativa ad una giornata di mare: la prima sosta porta a Chiari, sulla sommità del monte Chiesa, dove Puccini acquistò una vecchia villa e compose la Tosca. Proseguendo in direzione di Stabbiano, si arriva a Lucca dove si trova la casa natale del maestro: qui si conservano numerose memorie della sua vita, compreso il cappotto e il pianoforte sul quale compose la Turandot. Nella basilica di San Paolino a Lucca si trova ancora l'organo che il giovane Puccini suonava durante la messa. Salendo lungo il Serchio si raggiunge infine la località collinare di Celle dei Puccini, patria della famiglia del compositore: nella casa patronale sono esposti cimeli, memorie, manoscritti e il pianoforte usato per comporre parte dei Madama Butterfly.
Ovviamente Torre del Lago ogni anno tributa un omaggio al suo cittadino più famoso, organizzando in luglio e agosto il Festival Pucciniano interamente dedicato alla rappresentazione delle opere del maestro.

Attività balneari


Per quanto riguarda le attività balneari, Torre del Lago rappresenta un'ottima alternativa per chi vuole godere della Versilia evitando la mondanità e la confusione di Viareggio: mare e spiaggia garantiscono le stesse caratteristiche, poiché la falce sabbiosa e la pineta che la costeggia sono di fatto il prolungamento di quelle viareggine.
Torre del Lago offre però qualche occasione in più agli amanti della natura e del birdwatching, trovandosi proprio al principio dell'area protetta del Lago di Massaciuccoli: dalla romantica passeggiata sul lungolago, punteggiata da giardini e graziosi caffè all'aperto, partono le crociere turistiche e quelle organizzate dalla Lipu per i naturalisti più attenti.

Viareggio


Regina del litorale, la signora del Carnevale è il sinonimo stesso della vacanza al mare per buona parte dei toscani che nei fine settimana estivi si riversano in folla sulle sue spiagge. Viareggio fu fondata nel XII secolo da lucchesi e genovesi, alleati contro i pisani, che costruirono il porto e un torre a difesa della Via Regia, la strada che attraversava le fitte pinete dell'entroterra alla quale la città deve il nome.
Contesa a lungo da genovesi, lucchesi, pisani e fiorentini, nel 1441 Viareggio venne attribuita a Firenze che si guadagnò così il suo prezioso sbocco sul mare. Fu proprio nel corso del Quattrocento che si iniziò a costruire il centro della città e nel 1534 venne innalzata la Fortezza Matilde, ancora oggi il più importante monumento di Viareggio.
Già nel Seicento la città era nota alle famiglie dell'aristocrazia e dell'alta borghesia toscana che qui venivano a godere del clima particolarmente mite, ma è solo nel Settecento che prende avvio la poderosa opera di bonifica dell'interno, ancora paludoso ed infestato dalla malaria. In questo periodo vennero piantati i pini che ancora oggi caratterizzano il paesaggio del litorale versiliese, mentre si deve a Maria Luisa di Borbone l'elaborazione del primo piano regolatore che fece crescere il centro urbano fino a conferirgli lo status di città vera e propria. Nel 1861 cominciò a prendere forma la fisionomia che ancora oggi Viareggio conserva, quando si crearono i primi "ospizi marini" d'Italia: sulla passeggiata si affacciarono originali costruzioni in legno, architetture in linea con il gusto liberty allora dominante in tutte le città europee, create per ospitare negozi, ristoranti e caffè: i grandi stabilimenti balneari in stile art nouveau, come il Regina Margherita, il Nettuno e il Balena costituiscono il primo nucleo destinato ad accogliere in seguito pensioni e alberghi, villini e nuovi ristoranti.
Pochi anni più tardi, nel 1873, un gruppo di amici ebbe la brillante idea di organizzare una sfilata per Carnevale, completando così la costruzione di quell'identità viareggina che ancora oggi resta immutabile e ostinata. Il 17 ottobre 1917 un rovinoso incendio distrusse completamente gli stabilimenti sorti lungo il viale Regina Margherita: si salvò solo il Padiglione Martini, rimasto oggi l'unica testimonianza degli originali edifici in legno. L'intera zona fu ricostruita negli anni Venti, seguendo l'impronta esotica del linguaggio Déco allora dominante, come testimoniano efficacemente le cupole orientaleggianti e le decorazioni in fine ceramica.

Due passi in centro


Una passeggiata nel centro di Viareggio comincia sicuramente da via Mazzini, fiancheggiata da negozi dove potrete trovare tutto, anche l'impensabile, oltre ad ammirare alcuni dei più bei palazzi della città in un alternarsi di stili davvero incredibile, dal neogotico al liberty, dal neoclassico all'orientaleggiante déco. Poco distante si trovano la darsena e il porto, tra il canale del Burlamacca e il mercato del pesce: ad esser precisi le darsene sono tre, la Toscana, l'Italia e l'Europa, punteggiate dai cantieri navali formicolanti di operai al lavoro per realizzare alcuni tra i più lussuosi yacht che finiscono poi sul mercato internazionale. Vicino alla darsena si può visitare la cosiddetta Torre di Matilde, edificata dai lucchesi nel 1534 a fianco di un preesistente fortilizio a difesa del porto e della città.
Fra la darsena e via Mazzini si trova il cuore liberty di Viareggio dal fascino ancora intatto, come efficacemente dimostrano i "Magazzini Duilio 48", un edificio sorto su un preesistente padiglione in legno ed evidentemente ispirato alle movenze dello art nouveau nell'interpretazione degli anni Venti italiani.
Poco distante, inconfondibile con le torrette a cupola, si trova il Gran Caffè Margherita, ricostruito nel 1928 secondo i dettami dello stile déco, come mostrano le coperture orientaleggianti delle torrette e la loro decorazione a squame color turchese. Lo stesso linguaggio figurativo si trova anche nell'adiacente Galleria del libro, progettata e realizzata nel 1929 per ospitare un negozio di mode.
Dirigendosi verso piazza Puccini si incontrano la Torre dell'Orologio ed una lunga striscia in cui si alternano stabilimenti balneari ed alberghi storici risalenti agli anni Venti. Altri due musei di grande interesse sono ospitati all'interno di Villa Paolina: il civico museo Blanc raccoglie sia reperti preistorici che testimonianze del periodo etrusco, mentre la Pinacoteca Viani accoglie sia opere del pittore viareggino a cui è intitolata che capolavori di arte italiana contemporanea, con opere di Carrà, De Chirico, Soffici e De Pisis.

Il litorale


Il litorale viareggino è veramente lunghissimo, un susseguirsi pressoché ininterrotto di stabilimenti balneari attrezzati di tutto punto, con piscine, campi di beach volley e calcio saponato, campi da tennis, bar e ristoranti. Lungo il mare si trova il Parco Naturale Macchia Lucchese, assolutamente vietato al transito delle auto e molto amato da chi ama passeggiare a piedi o spostarsi in bicicletta in tutta sicurezza. Nel cuore del Parco, chiamato "Lecciona" dai viareggini, si trova la splendida Villa Borbone progettata al principio dell'Ottocento dall'architetto Lorenzo Nottolini come residenza di caccia per Maria Luisa di Borbone che fu duchessa di Lucca dal 1817 al 1824. La villa, acquistata dalla famiglia Barsanti nel 1985 per donarla alla città di Viareggio, durante il periodo estivo ospita manifestazioni culturali e musicali organizzate dal comune di Viareggio e dalla Fondazione del Festival Pucciniano.
Oltrepassata la pineta si apre un lungo tratto di litorale con spiagge incredibilmente ampie, larghe fino a 250 metri, dove si trovano alcuni degli stabilimenti balneari più noti ed attrezzati di Viareggio, oltre a testimonianze storiche come i Bagni Balena, tra i più antichi d'Italia. Dalla parte opposta della città si trova la cosiddetta Pineta di Ponente, un'ottima alternativa per gli amanti dello sport che qui possono trovare percorsi jogging, campi da tennis e calcetto, minigolf per i più piccini, il noleggio di biciclette e pony.
Alla sera il litorale di Viareggio si trasforma in una ininterrotta serie di occasioni per lo svago e il divertimento, dove alle discoteche e ai locali notturni studiati su misura per i giovani nottambuli, si alternano a piacevoli e rilassanti caffè adatti alle coppie o tranquilli bar lontani dalla strada pensati per le famiglie con bambini.

Eventi


Naturalmente l'evento viareggino per eccellenza è il Carnevale che con i suoi oltre 120 anni di storia si è affermato come uno degli appuntamenti più importanti del suo genere in tutta Europa. Nato quasi per scherzo, naturalmente, dall'idea di un gruppo di amici nel 1837, vide la nascita della Società del Carnevale l'anno successivo e la prima sfilata di carri allegorici nel 1884.
Nel 1921 la sfilata si trasferì da Via Regia alla Passeggiata Lungomare, il 1923 fu l'anno del primo carro in movimento, dedicato a Pierrot, mentre soltanto nel 1930 fece la sua comparsa la maschera di Burlamacco, creata dal pittore futurista Uberto Sonetti che si ispirò alle maschere della commedia dell'arte per creare quella che ancora oggi è l'icona ufficiale del Carnevale. Soltanto dopo la conclusione della seconda guerra mondiale si costruirono i grandi capannoni dove ancora oggi lavorano, nel più totale segreto, gli artisti del Carnevale di Viareggio, professionisti di rilievo internazionale che della realizzazione di carri allegorici e maschere hanno fatto i loro lavoro.
La fama del Carnevale crebbe di anno in anno, conquistando le recensioni sui principali quotidiani nazionali e le trasmissioni televisive, fino alla diretta in Eurovisione avvenuta per la prima volta nel 1954. La fama del Carnevale di Viareggio, oltre che alla straordinaria perizia degli artisti che lavorano alla realizzazione dei carri allegorici, si deve anche al suo spirito irriverente, tipicamente "carnascialesco" che lascia largo spazio all'ironia e alla satira politica, divenute forse le sue caratteristiche più spiccate.
A margine del Carnevale si svolgono ogni anno il Trofeo Coppa Carnevale, disputato dalle squadre di calcio giovanili di tutto il mondo, e la rassegna di canzoni e teatro comico ospitata nel Palacarnevale allestito nel quartiere Marco Polo.
Tra gli appuntamenti sportivi meritano di essere citati anche il torneo giovanile di calcio dello Stadio dei Pini, una vetrina sulle giovani promesse del calcio internazionale, e la Viareggio - Bastia - Viareggio, una tra le più importanti gare di nautica off - shore.
Il 25 marzo a Viareggio si celebra la Festa della Santissima Annunziata, patrono della città mentre a giugno si tiene l'ormai storico Premio Letterario Viareggio Repaci, unico per l'originale formula che unisce arte e letteratura.
Altra colonna portante dell'offerta culturale viareggina è il Festival Pucciniano che in luglio e in agosto propone le opere del grande maestro nella superba cornice del teatro all'aperto di Torre del Lago Puccini. Sempre in luglio, lungo la passeggiata di Viareggio, si svolge il Viareggio Jazz Caffè e, nello stesso periodo, la darsena è teatro del Festival latino americano dove alle calde danze caraibiche si aggiunge la possibilità di fare acquisti alle bancarelle del mercato etnico. Sempre nel periodo di alta stagione estiva si svolgono il Summer Festival, una rassegna musicale internazionale, e il Festival Teatro estate dedicato ai più piccini. Villa Borbone ospita ricchi cartelloni di musica classica mentre nei mesi di settembre e ottobre è di scena l'International Film Festival Europa Cinema. Tra novembre e dicembre ricorre il Premio Puccini, ambito riconoscimento per i cantanti lirici che si sono distinti nell'interpretazione delle opere del maestro.

Lido di Camaiore


Circa a metà strada fra Viareggio e Marina di Pietrasanta, il Lido di Camaiore è un'alternativa eccellente per chi vuole evitare il cemento e la frenesia mondana di Viareggio ma non gradisce neppure l'atmosfera un po' snob del Forte dei Marmi. Una località piccola e tranquilla, dove si riesce quasi sempre a trovare una sistemazione gradevole e sufficientemente economica, attrezzata di tutto punto sia per godersi il mare che un po' di vita notturna.
Una Versilia tranquilla insomma, con quattro chilometri di spiaggia dove si trovano oltre cento stabilimenti balneari adatti anche alle famiglie con bambini piccoli. Sulla passeggiata di affacciano ristoranti, caffè e locali che funzionano da punto di ritrovo serale anche per i turisti delle piccole località immediatamente vicine.

Due passi per il Lido


Da visitare c'è, per gli appassionati di teatro, la casa del drammaturgo Pier Maria Rosso di San Secondo, dove si conservano l'archivio personale e buona parte delle opere del visionario scrittore.
Al Lido di Camaiore ci sono praticamente quattro strade, Viale Colombo dove scorre il traffico delle auto, la Passeggiata di accesso ai bagni che si affaccia sul mare e via Pistelli, punteggiata di aiuole e fiancheggiata dai locali, che in estate viene chiusa al passaggio delle auto. In direzione del Forte si trova il quartiere della Città Giardino, caratteristico e tranquillo per la grande abbondanza di spazi verdi.
Di notte il Lido si anima grazie alla concentrazione di caffè, disco bar e pub anche se della "Bussoladomani", locale divenuto mitico negli anni Settanta e Ottanta, oggi non resta che un tendone malandato ed ancora si discute sul modo più adeguato per sfruttare questo spazio.

Il litorale


Al Lido ci si può cimentare praticamente con tutti gli sport acquatici, i bagni più attrezzati offrono innumerevoli possibilità di divertimento, dalle moto da acqua ai più classici patino e pedalò, dal windsurf alla canoa fino ai corsi di acqua fitness e ai momenti di relax in piscine idromassaggio con acqua salata. Un po' più distanti dal mare si trovano i campi di tennis, calcetto e minigolf, mentre l'amministrazione comunale organizza escursioni nell'entroterra che si possono prenotare rivolgendosi alla APT del Lido.

Eventi


Il cartellone di eventi estivi del Lido è indubbiamente molto ricco e studiato su misura per il turista tipo di questo angolo di Versilia: in luglio e all'inizio di agosto, il Lido Festival propone cabaret, teatro, giocolieri e clown che portano nelle piazze principali spettacoli anche per bambini. Sempre nel periodo di alta stagione turistica viene assegnato il Premio Lido Vacanze, rivolto a personaggi famosi del mondo dello spettacolo, dello sport e della cultura.
A metà luglio c'è la settimana dell'antiquariato, mentre sia in luglio che in agosto gruppi di animatori organizzano nei parchi giochi del Lido momenti di divertimento per i più piccoli. Qualche occasione c'è anche per chi ama la musica classica.

Marina di Pietrasanta


Marina di Pietrasanta è stata almeno parzialmente risparmiata dalla colata di cemento che ha investito Viareggio e neppure sfiorata dalla mondanità un po' snob che caratterizza il Forte. Composta da quattro località diverse, che hanno saputo mantenere intatte originalità e identità, Marina di Pietrasanta è tra le località più frequentate ed apprezzate del litorale versiliese. Fiumetto, Tonfano, Motrone e Focette si distendono su un tratto di litorale lungo cinque chilometri, talmente vicini l'uno all'altro che passeggiando neppure ci si accorge di aver cambiato paese.
Caratteristica comune è l'abbondanza del verde ma è a Fiumetto che lo splendido Parco della Versiliana dà il meglio di se': un bosco di 80 ettari dove si alternano i pini, piantati nel corso del Settecento a scopo commerciale e di bonifica, a residui di macchia mediterranea.
Passeggiando nel parco si possono avvistare numerose specie di uccelli e visitare l'azienda interna al parco dove originariamente si raccoglievano e si lavoravano i pinoli da destinare poi alla commercializzazione. La Versiliana divenne una nota località balneare fin dai tempi di Gabriele D'Annunzio che qui trascorreva le vacanze scrivendo il poema di "Alcyone", ispirato dal suggestivo paesaggio dove si alternano corsi d'acqua a zone aride e a radure ideali per il birdwatching. Questo spicchio di Versilia è stato salvato dall'urbanizzazione selvaggia del secondo dopoguerra grazie alla lungimirante ed intelligente politica di salvaguardia ambientale del Comune di Pietrasanta che lo ha acquistato e vincolato a Parco.
Focette è il centro più mondano della zona, Motrone quello più residenziale con ville e alberghi sparsi nel verde, mentre a Tonfano si concentra il grosso dei servizi turistici.

Il litorale


In questo tratto di litorale la spiaggia è particolarmente soffice e larga, il fondale digrada senza bruschi sbalzi rendendosi adatto per i bambini. Gli stabilimenti balneari garantiscono una vacanza comoda e super attrezzata, gli sport acquatici si possono praticare al completo ma non mancano certo le occasioni per pattinare, andare a cavallo, giocare a tennis e calcetto, cimentarsi sulle piste di atletica e con la mazza da golf.
A Marina di Pietrasanta la vita notturna è vivace e intensa, concentrata soprattutto nei locali del lungomare: disco bar sulla spiaggia, pub e discoteche in piena regola animano le notti dei più giovani e scatenati nella località balneare divenuta celeberrima negli anni Sessanta proprio grazie ad un locale mitico, la Bussola di Focette, oggi trasformata in un angolo esotico ispirato al Messico precolombiano.

Eventi


Il panorama culturale di Marina di Pietrasanta è dominato dall'ormai storico festival della Versiliana che offre un cartellone davvero notevole per qualità e quantità degli spettacoli proposti: balletto, teatro, operetta, mostre d'arte, convegni, dibattiti e molto altro.
Ogni giorno, nei mesi di luglio e di agosto, Romano Battaglia tiene nel giardino del Caffè della Versiliana un incontro con ospiti illustri di prestigio internazionale, in un'atmosfera serena e rilassante, assolutamente fuori dalla mondanità che fin troppo spesso travolge la cultura. E parallelamente a quello dei grandi, nel pomeriggio al parco si svolge anche il Caffè dei Piccoli: i bambini trascorrono un "pomeriggio intelligente" con gli animatori che li guidano nella ludobiblioteca e li intrattengono con spettacoli e letture.
Tra luglio e agosto, nella chiesa di Sant'Antonio c'è anche una piacevole stagione concertistica.

Forte dei Marmi


Al riparo dalla scure del turismo di massa, senza grandi alberghi e condomini smisurati, Forte dei Marmi mantiene intatta l'atmosfera elegante e raffinata che richiama pochi turisti e molto esigenti. Le industrie sono lontane e il clima straordinariamente mite per gran parte dell'anno, quindi non stupisce che D'annunzio e la Duse, Montale e Thomas Mann, seguiti presto da facoltosi capitani d'industria, abbiano fatto del Forte la meta privilegiata delle loro esclusive vacanze.

Due passi per il Forte


Forte dei Marmi deve il suo nome ad un fortino fatto costruire nel 1788 dai Lorena a guardia della costa e come stimolo all'urbanizzazione delle paludi interne in via di bonifica. Oggi l'edificio ospita gli uffici postali e ben poco è rimasto delle antiche case di pescatori che gli sorsero intorno nel corso dell'Ottocento. Allo stesso modo il piccolo scalo marittimo usato per trasportare il marmo estratto sulle Apuane si è trasformato fino a divenire la meta d'elezione del turismo italiano più raffinato e snob. E va detto che al Forte si fa di tutto per mantenere ordine, silenzio e pulizia, ragion per cui non è la meta ideale per squadre di giovanotti in cerca di baldorie notturne.
Si può ancora oggi vedere la prima costruzione in muratura del Forte dei Marmi, il Magazzino del ferro costruito nel Cinquecento ed oggi sede di una radio locale. Piacevole anche un giro nella zona di Roma Imperiale , fiancheggiata da ville lussuose costruite agli inizi del Novecento. Originale e curioso è il Museo della satira e della caricatura, dove si raccoglie l'eredità dell'omonimo Festival orami divenuto un mitico appuntamento estivo del Forte. Una visita la merita sicuramente anche la Galleria Comunale di Arte Moderna, affacciata su viale Duca d'Aosta.

Il litorale


Anche gli stabilimenti balneari, dove cabine ombrelloni e sdraio sono rigorosamente dipinti in rosso, verde o giallo, sono in linea con l'eleganza esclusiva del Forte: niente radio o partite di pallone sulla spiaggia, bagnini a guardia dei pargoli e massima riservatezza lungo la falce di spiaggia più a nord della Versilia. Eleganza e clientela vip sono dunque garantiti anche per i caffè e i locali notturni che si affacciano sul lungomare o dalle fronde dei platani nella piazza centrale del paese. Ovviamente non mancano le occasioni per fare sport e movimento, con un occhio di riguardo alle attività che tradizionalmente attirano l'interesse dei clienti facoltosi, come il golf, la vela e l'equitazione.

Eventi

Anche Forattini, Montanelli, Benigni e Sciascia sono passati dal Forte dei Marmi almeno una volta, per contendersi il prestigioso Premio di satira politica che ogni anno, in settembre, coinvolge giornali e vignettisti di tutto il mondo.
Il 28 agosto si festeggia il patrono del Forte, Sant'Ermete, con fuochi d'artificio che si vedono dalla spiaggia. Nei mesi di luglio e agosto, sul palco del festival Jazz'n Forte si esibiscono artisti internazionali di prima grandezza ed emergenti di casa nostra.

L'Entroterra della Versilia


Il volto balneare della Versilia è indubbiamente quello più famoso, ma in quest'angolo di Toscana l'offerta non si limita alle spiagge e al mare: meritano una visita anche gli incantevoli borghi dell'entroterra che, oltre a costituire un punto di partenza strategico per le visite alle vicine città d'arte, alle vette Apuane e ai boschi della Garfagnana, spesso forniscono un'ottima e fresca alternativa al soggiorno sul mare, raggiungibile al massimo in trenta minuti d'auto.
La Versilia meno chiassosa e mondana offre pievi e castelli, borghi medievali e centri storici in un'atmosfera tranquilla e di intensa suggestione.
Per gli appassionati naturalisti poi, l'alta stagione comincia con l'autunno quando sulle rive del Lago di Massaciuccoli si affollano centinaia di diverse specie di uccelli.

Massarosa e Massaciuccoli


Massarosa, a nord del Lago di Massaciuccoli, offre al visitatore tranquillità, testimonianze storiche e possibilità di gite in barca e a piedi alla scoperta dell'avifauna locale. Nel centro di Massarosa meritano una visita la Chiesa dei Santi Jacopo e Andrea e l'Antiquarium, dove si conservano utensili e suppellettili risalenti al periodo romano. Negli immediati dintorni di Massarosa si possono visitare la Pieve di Santa Caterina e Prospero a Bozzano e la bellissima Chiesa di Sant'Ambrogio e Pantaleone a Pieve a Elici, costruita nell'VIII secolo ed impreziosita da un affresco di scuola giottesca.
Massaciuccoli sorge sulle sponde del lago omonimo, separata dal mare da soli otto chilometri di terra ma caratterizzata da un paesaggio e da un clima che di marittimo hanno ben poco: prevalentemente è una zona umida di origine paludosa di grandissimo interesse per la presenza di specie vegetali rarissime e di molte specie di uccelli.
Il Lago di Massaciuccoli, protetto dal Parco regionale, ospita infatti la più grande colonia di aironi rossi d'Italia, che si consiglia di visitare all'alba per godersi uno spettacolo naturale che sarà difficile dimenticare. Poco distante da Massaciuccoli, ai piedi del Monte Aquilata, si possono visitare i resti di una villa romana del II secolo d.C. e gli scenografici resti di un complesso termale noto col nome di Bagni di Nerone.

Eventi


Da queste parti la vita mondana e notturna non offre gran che, per cui se cercate l'occasione per svagarvi in qualche locale o discoteca vi conviene prendere la macchia e raggiungere il vicino litorale.
Nel periodo estivo si organizzano sagre e feste che non tradiscono l'atmosfera tranquilla e tradizionalista dell'entroterra versiliese. In luglio a Massarosa c'è la Sagra della Ranochiocciola dove a finire in padella sono le rane pescate nella palude. A Pieve a Elici in giugno è la volta della sagra della frantoiana, a Massaciuccoli in agosto si festeggia, mangiandolo, il pesce di lago e nello stesso mese a Bozzano si svolge la sagra della pupporina, un dolce a forma di seno.
Pieve a Elici ospita in luglio e agosto una stagione concertistica di buon livello, mentre a Corsanico si tengono prestigiosi concerti d'organo. Nello stesso periodo le Terme di Massaiuccoli ospitano un ricco cartellone di concerti di musica classica.

Camaiore


Le antiche strade precorse dai pellegrini e la via Francigena passavano da Camaiore per collegare Lucca alla Versilia, così da evitare il pericoloso attraversamento delle paludi di Massaciuccoli, infestate dalla malaria. Per questa ragione Camaiore, adagiata sui colli a metà strada fra il litorale e la Apuane, conserva numerose testimonianze storiche ed un patrimonio architettonico di tutto rispetto da offrire al turista in cerca di tranquillità, lontano dalle mete del turismo di massa.

Due passi per Camaiore


A Camaiore merita senza dubbio una visita la Collegiata di Santa Maria Assunta, risalente al 1278, alla quale si affiancano la Torre Campanaria del 1350 e il Palazzo del Vicario.
Poco distante si trova la Porta San Pietro dalla quale si varcano le mura castellane per trovarsi in prossimità dell'arco di trionfo, fatto costruire dai lucchesi nel 1574 per premiare la fedeltà di Camaiore. Nel centro antico del paese si trovano anche la Chiesa di San Michele, un piccolo gioiello di architettura romanica, e la Confraternita del SS. Sacramento, al cui interno trova spazio un piccolo Museo di Arte Sacra che conserva suppellettili, incisioni, pitture, tessuti e gioielli attribuibili ad un arco di tempo compreso fra il XIII e il XVIII secolo. In Palazzo Tori Massoni si trova invece il Museo Archeologico, dove si raccolgono testimonianze che vanno dalla preistoria al Medioevo.
Percorrendo un paio di chilometri fuori da Camaiore in direzione di Lucca, si raggiunge la splendida pieve romanica dedicata ai Santi Giovanni Battista e Stefano, che conserva un imponente campanile e un interno sobrio ed austero. Sempre girovagando sulle colline che incorniciano Camaiore potrete visitare i piccoli centri di Gombitelli e Candalla, noti da secoli per la lavorazione artigianale del ferro, magari imboccando l'itinerario che si aggira per mulini e frantoi per concludersi sempre a Candalla.
Da quest'ultima località potete anche seguire la strada per Casoli, lungo la quale si trovano disseminati i ruderi di un pastificio ottocentesco, dei mulini di Bertagna e Morioni, di un polverificio e due frantoi. A Casoli si può visitare anche la grotta dell'Onda, dove sono state rinvenute tracce umane risalenti a 40.000 anni fa. Gli appassionati di archeologia con le gambe ben allenate possono risalire il fiume Lombricese, lungo il quale si trovano alcuni ruderi, oppure percorrere il sentiero dei Tre Scogli che sale fino all'oasi di Ripradina da dove si godono panorami superbi.

Eventi


Tranquillità non vuol dire assenza di occasioni per divertirsi, meno che mai a Camaiore dove si conservano manifestazioni folcloristiche tradizionali e si organizzano eventi un po' per tutti i gusti.
L'evento da non perdere è il rito dei "tappeti di pula" che si svolge ogni anno per il Corpus Domini: gli abitanti di Camaiore, in particolar modo i giovani, creativi e dinamici ma assai legati alle loro tradizioni, si cimentano nella realizzazione di tappeti di segatura colorata da adagiare sul selciato per il passaggio della processione solenne. Il processo di progettazione e realizzazione dei tappeti è lungo ed elaborato, ma il risultato è una manifestazione unica nel suo genere. Ai primi di gennaio si tiene, nel Chiostro di San Lazzaro, la rassegna dei Presepi mentre nei mesi di alta stagione estiva piazze e strade di Camaiore ospitano concerti di classica e lirica, festival jazz e mostre d'arte, mercatini ed eventi teatrali.

Pietrasanta


Pietrasanta è probabilmente una delle mete più accattivanti della Versilia, a brevissima strada dalle spiagge di Fiumetto e contemporaneamente carica di arte e storia. Antico cuore della Versilia, Pietrasanta fu fondata nel 1225 lungo la via Francigena, percorsa dai pellegrini che dall'Italia si recavano in Francia, celeberrima da secoli per la lavorazione del marmo e del bronzo. Insomma un centro artistico di importanza mondiale che nulla deve all'invasione del turismo di massa che solo in tempi relativamente recenti ha scoperto il suo litorale.

Due passi per Pietrasanta


Aggirarsi per le stradine del centro storico di Pietrasanta è come visitare un museo all'aperto, dove l'arte mostra il suo volto più febbrile e accattivante, quello del lavoro sul duro marmo. Mirò ed Henry Moore hanno trascorso lunghi periodi a Pietrasanta dove gli artigiani artisti del marmo realizzavano i loro mirabolanti bozzetti, qui risiedono abitualmente Ferdinando Botero e Igor Mitoraj: qui l'arte è viva e palpitante, come in pochi altri luoghi al mondo, tanto è vero che ultimamente tra i facoltosi turisti di oltreoceano si è diffusa la moda di volare in estate a Pietrasanta, per prendere lezioni di scultura e di lavorazione del bronzo. Conseguenza naturale della vivace attività artistica di Pietrasanta è la presenza di numerose gallerie d'arte dove si trovano molte occasioni per fare acquisti d'autore.
Il centro storico è indubbiamente lo scorcio più suggestivo di Pietrasanta e si apre intorno alla Piazza del Duomo, elegante edificio trecentesco rimaneggiato nel Seicento. A sovrastare la piazza c'è l'imponente Rocca di Sala, fondata in epoca longobarda mentre a pochi passi si trova il Palazzo Pretorio che ospita il piccolo Museo Archeologico della Versilia. Dalla parte opposta della piazza c'è la Chiesa di Sant'Agostino dall'elegante facciata marmorea, circondata da bei palazzi del Trecento e del Cinquecento. Il chiostro dell'ex Convento di Sant'Agostino oggi ospita un centro culturale dove si trova anche l'originale Museo del Bozzetto: vi sono custoditi bozzetti e modelli di celeberrimi artisti contemporanei e riproduzioni di famosi capolavori di Michelangelo.
Poco distante da Camaiore, a Valdicastello, si trovano la casa natale di Giosuè Carducci e resti di una delle più importanti necropoli preromane della Toscana: lungo la strada che da Camaiore si percorre per raggiungerle si trova anche la splendida pieve romanica di San Giovanni e Santa Felicita.

Eventi


Nel chiostro di Sant'Agostino, parte del Centro Culturale Luigi Russo, le mostre d'arte si susseguono ininterrotte durante tutto l'arco dell'anno con un picco in termini di qualità e quantità in concomitanza con il Festival della Versiliana, che si svolge in estate nell'omonimo parco di Marina di Pietrasanta. Il 3 e 4 febbraio le bancarelle sono in strada per la Fiera di San Biagio a Pietrasanta, mentre il 26 dicembre è la volta del patrono di Vallecchia, Santo Stefano.

Stazzema


Sulla sommità di un colle, Stazzema è la meta ideale per chi vuole godersi il fresco della montagna a due passi dalla vitalità delle coste versiliesi. Stazzema fu probabilmente fondata da antichissime popolazioni, gli Apuani o forse i Liguri, che si arroccarono sulle pendici del monte Pania per difendersi dai nemici, i potenti romani. Il paesino conserva ancora l'aspetto austero della fortificazione a guardia della foresta ed è uno dei borghi più tipici e suggestivi dell'intera Versilia: stradine strette e in salita, archi e scorci di palazzi in pietra a due passi dal parco naturale delle Apuane e poco distante dal mare.

Due passi per Stazzema


A dare il benvenuto al turista, poco dopo l'ingresso del paese, c'è la pieve romanica di Santa Maria Assunta, un gioiello dichiarato monumento nazionale: da qui si gode un panorama stupendo e la chiesa, con l'elegante facciata impreziosita da un rosone del Cinquecento merita sicuramente una visita. Venne eretta nel IX secolo, probabilmente sui resti di un tempio pagano, mentre il porticato antistante risale al Seicento. All'interno della pieve sono custoditi un organo del Settecento interamente scolpito ed uno splendido altare marmoreo.
Poco distante dalla pieve di Santa Maria Assunta si trova il Santuario della Madonna del Piastraio, costruito nel Seicento sul luogo del ritrovamento di una icona della Vergine e da secoli meta di pellegrinaggi.
Stazzema conserva il drammatico ricordo della brutalità nazista nel Museo Storico della Resistenza, inaugurato nel 1982 in commemorazione delle 560 persone trucidate in località Sant'Anna nel '44. Sant'Anna di Stazzema è stata proclamata Centro Regionale della Resistenza e, a fianco del Museo, è stato eretto un Monumento - Ossario di 12 metri, visitato ogni anno da migliaia di persone.

I dintorni


Una giornata alla scoperta dei pittoreschi borghi che circondano Stazzema promette tante, gradite sorprese: il territorio stazzemese è suddiviso in tre vallate dove sono disseminati paesini dall'atmosfera d'altri tempi.
Spostandosi verso nord si raggiunge Arni, i cui abitanti lavorano praticamente tutti nella cava sovrastante, anche se nell'ultimo cinquantennio il paese si è spopolato ed oggi si contano solo poche centinaia di residenti. Pontestazzemese è la sede del Comune di Stazzema ed un importante centro di lavorazione del marmo. Se d'inverno il clima è freddo e umido, in estate si godono splendide sere fresche e silenziose: qui infatti soggiornano tanti amanti della montagna che, imboccando uno delle due strade che si dipartono dalla piazza centrale, vistano paesini arroccati sui vicini colli e crinali.
Poco distante da Pontestazzemese, Farnocchia è il punto di partenza ideale per le escursioni sul Monte Gabberi: come il paese vicino offre panorami bellissimi, fresco e tranquillità durante l'estate. Pomezzana fin dal Medioevo è famosa per la realizzazione di utensili in ferro: qui si producono forbici e coltelli di ottima fattura, scalpelli per la lavorazione del legno, strumenti chirurgici esportati in tutto il mondo. Cardoso alle pendici del Monte Forato, è un borgo divenuto celeberrimo per l'estrazione della "lavagna", una specie di ardesia. Il paese, quasi cancellato dalla spaventosa alluvione del 1996, è un ottimo punto di partenza per escursioni sul Monte Forato, Palagnana e Collemezzana.
Di grande fascino è infine il borgo medievale di Pruno, dove si conserva anche la splendida pieve di San Niccolò. Il paese ha conservato pressoché intatto il cuore urbano medievale, evidente nell'arroccamento centrale a torre, costituendo un luogo di partenza assai suggestivo per passeggiate agli alpeggi di Caselle, Pereta e Rocchetta.

Eventi


Nei mesi estivi le sagre gastronomiche si spostano da una frazione all'altra, accompagnate da ballo all'aperto e gare sportive. L'ultima domenica di agosto e di settembre si festeggiano i Cavatori e la Fondazione del Sabtuario nel sagrato della Madonna del Piastraio. Ad Arni la Madonna dei cavatori si festeggia la seconda domenica di agosto.

Seravezza


Incantevole, Seravezza fu eletta a luogo di villeggiatura già dalla famiglia Medici, che trascorreva l'estate nel centro del paese attraversato da tanti piccoli ponti sui due fiumi che le scorrono intorno e le danno il nome. La storia di Servezza è legata alla lavorazione del ferro e del marmo che a partire dall'Ottocento divennero le attività trainanti dell'economia locale. Ancora oggi a Seravezza si continua ad estrarre il marmo di pregiate qualità ed a produrre macchinari per la sua lavorazione.
Il volto antico del paese è stato irrimediabilmente sfigurato nel corso della seconda guerra mondiale: pesanti bombardamenti rasero al suolo villaggi interi, ponti e musei, si contarono a centinaia le vittime perché Seravezza sorgeva praticamente al centro della cosiddetta Linea Gotica che spaccava in due l'Italia. Restano ancora visibili la fortezza fatta costruire nel Cinquecento dai Medici, oggi sede del comune e di numerose mostre d'arte, la chiesa dell'Annunziata e il Duomo dei Santi Lorenzo e Barbara, pregevole costruzione cinquecentesca impreziosita da un bel fonte battesimale in marmo. Di sicuro interesse è anche il Museo del lavoro e delle tradizioni popolari, istituito nel 1980 per volere del consiglio comunale che intese documentare stile di vita, tradizioni e attività del paese: grande spazio è ovviamente dedicato alle attività minerarie e legate al marmo.
Nei dintorni del paese si trovano alcuni piccoli e graziosi borghi che sicuramente meritano una sosta: è il caso di Ruosina, una località del fondovalle un tempo famosa per l'estrazione e la lavorazione dell'argento, di Azzano, alle falde del Monte Cavallo da dove si gode un superbo panorama, di Giustagnana.
Da vedere anche la Pieve dela Cappella, il cui porticato, distrutto dalle bombe durante l'ultima guerra, viene attribuito a Michelangelo: qui, ogni estate, gli scultori di mezzo mondo si ritrovano a scambiarsi esperienze e suggerimenti, all'ombra delle poderose cave che si innalzano alle spalle e con lo sguardo rivolto al mare.

Eventi


Non mancano a Seravezza sagre e feste tradizionali, come la Processione Solenne che si svolge ogni tre anni il venerdì di Pasqua e la Festa di San Lorezo, il 10 di agosto. La festa più celebre del mese di agosto è la "focata" lungo il fiume, in programma il 10 del mese fin dal tempo dei Medici.
Tantissime ovviamente le iniziative legate al marmo e alla scultura: mostre, simposi e laboratori all'aperto si susseguono pressoché ininterrottamente.
A Querceta, l'ultima domenica di maggio, va in scena il Palio dei Micci, ovvero dei ciuchi, un evento assai sentito dalla popolazione locale che, divisa in otto agguerrite contrade, si adopera per organizzare la sfilata: figuranti in costume, sbandieratori, canti e balli allietano la giornata che si conclude con la corsa del Palio, quando le otto contrade si contendono il trofeo.
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